Contributi covid settore cultura: detassazione a norma del Decreto Ristori

L'agenzia delle entrate con la Rsposta a interpello n 46 del 19 gennaio 2021 chiarisce che i contributi erogati a fronte dell’emergenza pandemica a sostegno al settore della cultura previsti dall'art 90 del DL 18/2020 non sono imponibili grazie al regime di esenzione previsto dall'art. 10-bis del DL 137/2020, noto come Decreto Ristori.

In particolare, si risponde a un interpello nel quale una associazione chiedeva se i contributi previsti ai sensi dell'art 90 del Cura Italia fossero da assoggettare a ritenuta di acconto IRPEF in sede di erogazione.

L'agenzia chiarisce che i contributi per il sostegno degli autori, degli artisti interpreti ed esecutori, e dei lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore, corrisposti ai sensi dell’art.90 non sono da assoggettare, all'atto della erogazione, a ritenuta alla fonte a titolo di acconto IRPEF e non sono imponibili nei confronti dei percettori. 

Ricordiamo che l’art. 10-bis comma 1 del DL 28 ottobre 2020 n. 137 (così come convertito) rubricato “Detassazione di contributi, di indennità e di ogni altra misura a favore di imprese e lavoratori autonomi, relativi all’emergenza COVID-19”  prevede che  i contributi e le indennità di qualsiasi natura erogati  a seguito dell’emergenza epidemiologica e diversi da quelli esistenti prima della medesima emergenza, da chiunque erogati e indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione, rivolti a:

  • soggetti esercenti impresa, 
  • arte o professione,
  • nonché ai lavoratori autonomi

non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’IRAP e non rilevano ai fini del pro-rata di deducibilità degli interessi passivi e del pro-rata di deducibilità dei costi (art 61 e 109 comma 5 DPR 917/86)

Con la risposta a interpello l'Agenzia ha chiarito pertanto che tali somme corrisposte ai sensi dell'art 90 saranno in via eccezionale detassati visto l'art 10 bis del Decreto Ristori.

Ma vediamo nello specifico in cosa consistono i contributi oggetto della detassazione.

L’art. 71-octies, comma 3-bis della L. 633/1941 destina la quota pari al 10% dei compensi annualmente incassati per la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi a finanziare progetti elaborati da giovani artisti e dalle scuole, sulla base di un atto di indirizzo del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. 

Quest'anno vista l'emergenza pandemica sarebbe stato impossibile procedere all’assegnazione di tali somme con le modalità ordinarie, cosìcchè l’art. 90 del decreto “Cura Italia” ha previsto che le stesse somme fossero destinate

  1. agli autori, 
  2. agli artisti interpreti ed esecutori, 
  3. nonché ai lavoratori autonomi 

che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore in base ad un contratto di mandato con rappresentanza con gli organismi di gestione collettiva e secondo quanto sopra enucleato saranno in via eccezionale detassati.

Infine si ricorda che è stato il DM 30 aprile 2020 ha definire i requisiti per l’accesso ai benefici dell'art 90.

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