Indici crisi d’impresa: le variabili a cui prestare attenzione

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili (CNDCEC) ha recentemente elaborato e pubblicato gli indici d'allerta della crisi d'impresa. Tali  indici permettono al professionista e all'impresa di rendersi conto per tempo dell'avanzamento di uno stato di crisi per l'impresa. Gli indicatori del CNDCEC sono oggetto di recenti critiche e sono ancora in attesa dell'approvazione del MISE.

In generale, lo scopo degli indici è:  

  • far emergere la sostenibilità dei debiti nei 6 mesi successivi,
  • garantire prospettive di continuità aziendale
  • rilevare la presenza di squilibri di carattere reddituale, patrimoniale e finanziario.

Prima di passare agli indici veri e propri, la prima cosa da fare è controllare che il patrimonio netto sia positivo e la seconda verifica è che i flussi finanziari necessari a coprire i debiti siano superiori al debito stesso. Solo a questo punto si passa all'analisi degli indici di settore veri e propri:

  • indice di sostenibilità degli oneri finanziari (oneri finanziari/fatturato)
  • indice di adeguatezza patrimoniale (debito netto/debiti totali)
  • indice di ritorno di liquidità nell'attivo (clash flow/ totale attivo)
  • indice di liquidità (attività a breve/passività a breve)
  • indice di indebitamento previdenziale e tributario (indebitamento previdenziale e tributario/attivo totale).

Questi indici non hanno risultati standard, perchè molto dipende dal settore di appartenenza dell'impresa. Data proprio la varietà di situazioni presenti nei singoli settori, gli indici del CNDCEC non sono vincolanti, e anzi possono essere modificati per essere più vicini alla realtà aziendale. In questa seconda ipotesi, sarà necessario giustificare nella nota integrativa del bilancio di esercizio, i motivi che hanno portato alla scelta di indici differenti e perchè sono considerati più idonei. Gli indici dovranno essere poi controllati ogni 3 mesi dall'organo di controllo (collegio sindacale, sindaco o revisore legale dei conti).

Si segnala che per le cd. Nano imprese, sono previste specifiche attività di revisioni. Per queste ultime è ora in consultazione la bozza di un documento del CNDCEC rubricato "La revisione legale nelle “Nano-Imprese" Riflessioni e strumenti operativi".