ISA 2020: l’indicazione degli aggi e dei ricavi fissi

Gli ISA 2020, rispetto alla versione precedente del 2019, presentano delle novità per le attività soggette ad aggio e a ricavi fissi (o per differenza valore facciale): l’indicazione di questi ricavi presenta delle sensibilità, da verificare con attenzione prima dell’invio definitivo delle dichiarazioni.

La più rilevante novità degli ISA 2020, guardandoli da un punto di vista complessivo e generale, è il processo di armonizzazione, iniziato quest’anno, tra i dati da indicare sul modello Redditi e quelli sul modello ISA.

Gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, specialmente nelle parti comuni, hanno cominciato ad essere modificati per prevedere l’indicazione dei medesimi dati presenti in dichiarazione dei Redditi, supportati dalla richiesta di ulteriori dati, non rilevanti ai fini reddituali (quindi non presenti nel modello Redditi) ma rilevanti ai fini del calcolo del punteggio di affidabilità fiscale.

Si inseriscono all’interno di questo contesto le modifiche all’esposizione dei dati relativi ai generi ad aggio e ricavo fisso da indicare nel quadro F del modello ISA 2020, dove vengono richiesti i dati reddituali principali in conformità ai quadri RF e RG del modello Redditi 2020 (sono i quadri in cui indicare i redditi, rispettivamente, in contabilità ordinaria e semplificata).

Mentre gli ISA 2019 prevedevano l’esposizione “separata” dei ricavi per operazioni ad aggio o a ricavo fisso all’interno del quadro F, questa modalità di rappresentazione è stata modificata negli ISA 2020 dove confluiscono negli stessi campi degli altri ricavi.

Quindi l’esposizione separata di questa tipologia di ricavo non è più presente nel quadro F, comune a tutte le imprese; contestualmente però, ma solo per i singoli ISA per cui si prevede che vengano gestiti aggi o ricavi fissi, al quadro C, dedicato agli “Elementi specifici dell’attività”, vengono richiesti ad integrazione dati specifici riconducibili a questo ambito.

1)Le attività soggette ad aggio o ricavo fisso

Le tipologie di attività che percepiscono aggi e ricavi fissi sono molteplici. Le stesse istruzioni del modello ISA, al quadro F, ci dicono espressamente che “sono considerate attività di vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso, quelle riguardanti:

– la rivendita di carburante;

– la rivendita di lubrificanti effettuata dagli esercenti impianti di distribuzione stradale di carburanti;

– la rivendita, in base a contratti estimatori, di giornali, di libri e di periodici, anche su supporti audiovideomagnetici;

– la vendita di valori bollati e postali, generi di monopolio, marche assicurative e valori similari, biglietti delle lotterie, gratta e vinci;

– la gestione di ricevitorie superenalotto, lotto, totogol e simili;

– la vendita di schede e ricariche telefoniche, schede e ricariche prepagate per la visione di programmi pay per-view, abbonamenti, biglietti e tessere per i mezzi pubblici, viacard, tessere e biglietti per parcheggi;

– la riscossione bollo auto, canone rai e multe.”

Per queste tipologie di attività i quadri F (“Dati contabili”) e C (“Elementi specifici dell’attività”) dei modelli ISA 2020 dovranno essere compilati come nel seguito indicato.

2) Le modalità di compilazione del quadro F

Il quadro F del modello ISA è dedicato ai “Dati contabili” ed è un prospetto comune a tutti gli indici. Le imprese che conseguono ricavi soggetti ad aggio o a ricavo fisso, in base alle istruzioni del quadro F del modello ISA 2020, possono compilare il quadro con due differenti modalità, a seconda di come sono stati contabilizzati tali ricavi.

Se l’impresa ha inserito in contabilità il solo aggio o il ricavo fisso al “netto” di quanto corrisposto al fornitore, questi importi netti andranno inseriti tutti esclusivamente nel rigo F01.

Nel caso diverso in cui l’impresa avrà scelto di contabilizzare il ricavo lordo, i costi e le rimanenze, allora i dati analitici dovranno essere esposti indicando ai righi:

F01 i ricavi lordi;

F08 le esistenze iniziali;

F09 le rimanenze finali;

F10 i costi di acquisto.

3) La compilazione del quadro C

Il quadro C del modello ISA è dedicato agli “Elementi specifici dell’attività”, qui è richiesta l’indicazione appunto di dati ulteriori, rispetto a quelli già inseriti sui prospetti comuni a tutti gli indici: le istruzioni del modello ISA ci dicono che ”nel quadro C sono richieste informazioni che consentono di individuare le concrete modalità di svolgimento dell’attività e la natura dei servizi offerti alla clientela”.

Per i modelli relativi ad attività che si presume che abbiano ricavi derivanti da aggio o ricavo fisso, nel 2020 il quadro C è stato destinato alla indicazione analitica dei questi dati.

La compilazione di questo quadro seguirà la modalità di compilazione del quadro F, che a sua volta dipende dalla modalità di contabilizzazione prescelta, come già visto.

Nel caso di rilevazione dei ricavi al “netto”, si indicheranno, solo al rigo C01, solo i ricavi netti.

Nel caso di contabilizzazione a costi, ricavi e rimanenze, dovranno essere esposti ai righi:

C01 i ricavi lordi;

C02 le esistenze iniziali;

C03 le rimanenze finali;

C04 i costi di acquisto;

C05 il valore dei beni distrutti.

Nei righi che vanno da C06 fino a C09 andranno indicati i ricavi conseguiti per ogni prodotto merceologico venduto e ogni servizio offerto.

Per ulteriore approfondimento sugli ISA si legga anche: ISA 2020: il valore dei beni strumentali