Vendite online piattaforme digitali: il punto sulla comunicazione dati

L'Agenzia delle Entrate, con Circolare del 1° giugno 2020 n. 13, fa il punto su termini e modalità di trasmissione dei dati relativi alle vendite a distanza di beni che avvengono mediante l’uso di una interfaccia elettronica, obbligo introdotto dall'articolo 13, comma 1, del decreto legge n. 34/2019 (Decreto Crescita).

Ricordiamo che tutti i soggetti passivi, residenti e non residenti nel territorio dello Stato che, tramite l’uso di un’interfaccia elettronica, ovvero un mercato virtuale (marketplace), una piattaforma, un portale o altri mezzi analoghi, facilitano la vendita a distanza di beni importati o già presenti all’interno dell’Ue, sono tenuti a trasmettere all’Agenzia delle Entrate, entro il mese successivo a ciascun trimestre, i dati dei fornitori che concludono compravendite avvalendosi di tali portali.

Per ciascun fornitore i dati da inviare sono i seguenti:

  1. la denominazione o i dati anagrafici completi, la residenza o il domicilio, il codice identificativo fiscale ove esistente, l’indirizzo di posta elettronica;
  2. il numero totale delle unità vendute in Italia;
  3. a scelta del soggetto passivo, per le unità vendute in Italia l’ammontare totale dei prezzi di vendita o il prezzo medio di vendita.

Per quanto riguarda l'ambito soggettivo, si distingue tra soggetti passivi stabiliti e non stabiliti.

I soggetti passivi stabiliti tenuti all’obbligo di comunicazione dei dati di cui all’articolo 13 del Decreto Crescita sono da individuarsi nei soggetti passivi IVA, inclusi quelli che, aderendo o applicando regimi speciali, non sono debitori d’imposta.

A titolo di esempio, sono generalmente esclusi dall’ambito di applicazione della disciplina coloro che accedono al regime forfetario, di cui alla legge del 28 dicembre 2015, n. 208 e successive modificazioni, in particolare, questi ultimi, pur rientrando nella nozione di soggetto passivo IVA, non addebitano l’IVA in rivalsa, né esercitano il diritto alla detrazione dell’imposta assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti nazionali, comunitari e sulle importazioni. Pertanto, in linea generale i soggetti che rientrano in tale regime non sono tenuti all’obbligo di comunicazione dei dati, salvo nelle ipotesi in cui effettuino acquisti in reverse charge e risultino per questo debitori di imposta.

Al contrario, rientrano nella nozione di soggetto passivo coloro che accedono a regimi IVA che prevedono speciali meccanismi che incidono sulla determinazione della base imponibile o sull’esercizio della detrazione

Invece, per soggetti passivi non stabiliti nel territorio dello Stato si intendono sia i gestori delle piattaforme che non effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi territorialmente rilevanti nel territorio dello Stato, che i gestori (non stabiliti) che realizzano le predette operazioni. Per questi ultimi (soggetti non stabiliti che svolgono operazioni territorialmente rilevanti), ove privi di stabile organizzazione, al fine di adempiere all’obbligo di comunicazione di cui all’articolo 13 comma 1, del Decreto Crescita è necessaria l’identificazione diretta, ai sensi dell’articolo 35-terdel d.P.R. n. 633 del 1972, ovvero la nomina di un rappresentante fiscale ai sensi dell’articolo 17, terzo comma, del d.P.R. n. 633 del 1972.

Mentre per i soggetti passivi non stabiliti che non effettuano operazioni territorialmente rilevanti nel territorio dello Stato, è sufficiente la richiesta all’Agenzia delle entrate di un codice fiscale.

Come precisato in un nostro precedente articolo, ricordiamo che il 31 ottobre 2019, i gestori di piattaforme digitali hanno effettuato l'invio della prima comunicazione:

  • dei dati relativi alle vendite a distanza tramite l’utilizzo di un’interfaccia elettronica di telefoni cellulari / console da gioco / tablet PC / laptop di cui al citato art. 11-bis facilitate nel periodo dal 13 febbraio al 30 aprile 2019 (le disposizioni di cui all'articolo 11-bis, commi da 11 a 15, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, acquisteranno efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2021, e riguardano la presunzione di cessione in capo ai soggetti passivi che, mediante l’uso di un’interfaccia elettronica quale un mercato virtuale / piattaforma / portale o mezzi analoghi, facilitano le cessioni / vendite a distanza di telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop importati di valore intrinseco non superiore a € 150,00 o effettuate nell’UE da un soggetto passivo ivi non stabilito a persone non soggetti passivi) in questo caso si tratta di un adempimento a regime.
  • dei dati relativi alle cessioni a distanza di beni tramite marketplace (di qualsiasi tipologia), facilitate nel periodo dal 1° maggio al 30 settembre 2019 (tali disposizioni di applicheranno fino al 31 dicembre 2020, quindi si tratta di un adempimento temporaneo).

e le successive date da ricordare sono:

Tipologia dei beni ceduti
Periodo di riferimento delle vendite
Scadenza Comunicazione
Qualsiasi bene
dal 01.05.2019 al 30.09.2019
31.10.2019
prima comunicazione
Telefoni cellulari / console da gioco / tablet PC e laptop
dal 13.02.2019 al 30.04.2019
31.10.2019
prima comunicazione
Qualsiasi bene
4° trimestre 2019
31.01.2020
1° trimestre 2020
30.04.2020
2° trimestre 2020
31.07.2020
3° trimestre 2020
02.11.2020
(il 31.10 è un sabato)
4° trimestre 2020
01.02.2021
(il 31.01 è una domenica)

 

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