Covid contagi sul lavoro: i dati 2022

Dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 28 febbraio sono   stati 229.037 i contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all’Inail , pari a oltre un sesto di tutte  delle denunce di infortunio 

Lo comunica il report  nazionale  elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail,.

 Tra gennaio e febbraio 2022  i casi in più sono 17.647 (+8,3%).

Il rapporto evidenzia che l’incidenza sul totale degli infortuni è tornata ai livelli di due anni fa,  cioe 1 su 4 come a inizio pandemia e il mese di gennaio  2022 con 25.200 infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto si colloca al 5 °posto nella classific dell'emergenza  di tutti i mesi da febbraio 2020 

Si conferma quindi che anche se si esce dallo stato di emergenza  la pandemia  putroppo è ancora in corso. 

I casi mortali da Covid-19 denunciati da inizio pandemia sono 835.

Il 2020, con 573 decessi da Covid-19, raccoglie il 68,6% di tutti i casi mortali, mentre il 2021, con 260 decessi, pesa per il 31,1% sul totale.

L’età media dei contagiati dall’inizio della pandemia è di 46 anni per entrambi i sessi, ma nell’ultimo mese di rilevazione è scesa a 45 anni.

  •  Il 41,3% del totale delle denunce riguarda la classe 50-64 anni. 
  •  35-49 anni (36,8%), 
  • under 35 anni (20,0%) e 
  • over 64 anni (1,9%).

Tra i contagiati gli italiani sono l’87,3%, mentre il restante 12,7% delle denunce riguarda lavoratori stranieri. 

Le nazionalità più colpite, in particolare, sono quelle rumena (21,0% dei contagiati stranieri), peruviana (12,5%), albanese (8,1%), moldava (4,5%), ecuadoriana e svizzera (4,1% per entrambe).

La quota femminile è maggioritaria, pari al  68,3% ;  solo in  Sicilia e Campania  si segnalano più contagi tra i maschi. 

Le professioni più colpite dal COVID sul lavoro

Nell’evoluzione dei contagi, si riscontrano alcune differenze in diversi settori produttivi. La sanità e assistenza sociale ovviamente sono i piu colpiti (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili…), in cui ricade il 63,7% delle denunce da Covid-19 codificate, rispetto al 2020 .

In termini assoluti hanno mostrato un numero di contagi in costante discesa nel primo semestre del 2021, con l'obbligo di vaccinazione,   tornando poi a crescere nella seconda parte dell’anno fino a sfiorare i tremila casi a dicembre,  10mila a gennaio 2022 e attestandosi oltre tremila casi a febbraio 2022.

 Altri comparti produttivi hanno registrato nel corso del 2021, ma anche nel primo bimestre di quest’anno, incidenze di contagi professionali maggiori rispetto al 2020, come ad esempio il trasporto e magazzinaggio che, in particolare, a gennaio 2022 conta anche il numero più elevato di denunce da inizio pandemia (quasi 2.900 casi), con una flessione a febbraio (quasi 600).

La distribuzione territoriale:

 Dai  dati emerge una distribuzione delle denunce  nel territorio  pari a:

  •  42,4% nel Nord-Ovest (prima la Lombardia con il 25,0%), 
  •  23,2% nel Nord-Est (Veneto 10,4%),
  •  16,0% al Centro (Lazio 7,2%),
  • 13,1% al Sud (Campania 6,2%) e
  •  5,3% nelle Isole (Sicilia 3,8%).

Le province con il maggior numero di contagi da inizio pandemia sono quelle di Milano (10,0%), Torino (6,8%), Roma (5,9%), Napoli (4,1%), Brescia e Genova (2,8% ciascuna), Verona (2,4%), Varese (2,3%), Bologna e Firenze (entrambe con il 2,1%) e Monza-Brianza (2,0%).