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In arrivo lo scontrino dematerializzato, addio a quello cartaceo

Nel momento in cui un operatore economico effettua una vendita nei confronti di un consumatore, deve emettere un documento commerciale, che nella sua forma cartacea prende il nome di scontrino, che assolve l’obbligo di certificazione dei corrispettivi.

Nella normativa attuale tale documento deve esser consegnato al cliente in formato cartaceo, ma, alternativamente e facoltativamente, può essere consegnato al cliente in modalità dematerializzata, sempre che ci sia l’approvazione da parte del cliente e l’esercente sia in grado di apporre la firma digitale sul documento.

Oggi questa modalità di pagamento è adoperata solo da qualche grande catena di negozi, ma per lo più è sconosciuta alla generalità degli operatori.

La Risoluzione della Commissione Finanze

Il 17 giugno scorso, la Commissione Finanze ha approvato la risoluzione numero 7-00286 con la quale si prevede la progressiva introduzione dello scontrino dematerializzato in sostituzione di quello cartaceo.

La disposizione nasce da esigenze di rispetto ambientale: gli scontrini cartacei sono stampati su carta termica non riciclabile, la cui produzione richiede, oltre che l’abbattimento degli alberi, anche un notevole dispendio idrico.

In considerazione del fatto che la dematerializzazione degli scontrini non dovrebbe assumere alcuna rilevanza in termini fiscali, dato che il formato cartaceo del documento commerciale serve per lo più come dimostrazione dell’acquisto ai fini della garanzia o per eventuali resi, la Commissione Finanze ha ritenuto utile, dal punto di vista ambientale, prevedere la dematerializzazione del documento commerciale, come già avvenuto in altri paesi, come ad esempio in Francia o in alcuni stati degli USA.

A ben vedere il cambio di formato non sarà indolore, in quanto la nuova previsione richiederà il cambio degli attuali registratori telematici, di norma a carico degli esercenti; i quali, si ricorderà, già dovranno affrontare l’obbligo di collegare puntualmente l’emissione di uno scontrino con il relativo pagamento elettronico, previsto per gennaio 2026.

Così, in vista dell’obbligo di collegamento puntuale tra scontrino e pagamento elettronico, la Commissione Finanze auspica che venga prevista:

  • la dematerializzazione dello scontrino nel caso in cui il pagamento sia avvenuto con modalità elettronica, a meno che l’acquirente non richieda espressamente il formato cartaceo;
  • l’emissione in formato cartaceo dei soli scontrini pagati in contanti, come dimostrazione di avvenuto pagamento.

Per una fase successiva la Commissione Finanze prevede, a partire dal giorno 1 gennaio 2027, l’introduzione dell’obbligo di emissione generalizzata del documento commerciale, in modo tale da limitare il più possibile l’utilizzo del formato cartaceo, che dovrebbe divenire residuale.

È possibile che verrà prevista una introduzione progressiva in base alla grandezza degli esercenti; si ipotizza che ad essere interessata per prima potrà essere la grande distribuzione, seguita dagli esercenti di maggiore dimensione e poi tutti gli altri; ma al momento non ci sono chiarimenti ufficiali sui tempi di introduzione dei successivi obblighi.

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