Pensioni

Accordo Italia -Moldavia sicurezza sociale, tutte le istruzioni

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano Calderone e il Ministro del Lavoro e della Protezione Sociale della Moldova Alexei Buzu avevano firmato  il 31 ottobre 2024  a Roma  un nuovo Accordo bilaterale in materia di sicurezza sociale  che prevede la possibilità di totalizzazione dei contributi previdenziali.

Il 1 luglio 2025 è apparsa in Gazzetta Ufficiale la legge 98 2025 di ratifica dell'accordo .Qui il testo.

Si ricorda che tra i due paesi è già in vigore   dal 2023 un accordo in materia di  pensioni e contribuzione,  che però non prevedeva la totalizzazione dei contributi. Con il nuovo accordo è stato  semplificato il raggiungimento dei requisiti  di pensione.  

L’Accordo entra in vigore dopo che entrambi i Paesi ne hanno notificato l’approvazione e sostituisce l'accordo del 2021.

Il 30 settembre 2025 INPS ha pubblicato una circolare riepilogativa  N. 131-2025 con tutte le istruzioni

Vediamo meglio  la disciplina prevista.

L’accordo per la sicurezza sociale 2025

L’accordo mira a garantire la tutela dei diritti previdenziali dei lavoratori italiani e moldavi che hanno svolto attività lavorativa in entrambi i Paesi. Consente la somma (totalizzazione) dei contributi versati in Italia e in Moldova per maturare i requisiti necessari al pensionamento.

 Ambito di applicazione

Prestazioni coperte:

  • Per l’Italia: pensioni di vecchiaia, invalidità, superstiti (INPS) e rendite da infortuni sul lavoro/malattie professionali (INAIL).
  • Per la Moldova: pensioni per età, disabilità (malattia o infortunio), superstiti.

Esclusioni:

Non rientrano assegni sociali e prestazioni assistenziali non contributive italiane.

Escluse anche le pensioni speciali moldave e quelle anticipate.

Totalizzazione dei periodi contributivi

Se un lavoratore ha versato contributi in entrambi i Paesi, questi possono essere sommati (totalizzati) per:

ottenere il diritto alla pensione;

mantenere o recuperare il diritto se i contributi in un solo Paese non bastano.

Condizioni:

  • I periodi non devono sovrapporsi.
  • Se in uno dei due Paesi si matura il diritto autonomamente, il calcolo resta separato.
  • In caso contrario, si applica il meccanismo del pro-rata: ciascun Paese paga una quota proporzionale alla durata dei periodi di contribuzione maturati sotto la propria legislazione.
  • Lavoratori distaccati: chi viene inviato temporaneamente (max 24 mesi prorogabili) nell’altro Stato resta soggetto alla previdenza del Paese d’origine.
  • Autonomi: stessi criteri dei dipendenti per permanenze brevi.
  • Personale di trasporto, marittimi, diplomatici e funzionari pubblici: sono previste regole speciali a seconda della sede dell’impresa o dell’Amministrazione da cui dipendono.

Leggi per ulteriori dettagli   Pensioni Italia Moldavia al via le domande

Pagamento e modalità pratiche

Le pensioni sono pagate anche se il beneficiario vive nell’altro Stato.

I pagamenti saranno effettuati:

  • in valuta nazionale se il beneficiario risiede nello stesso Paese dell’ente pagatore;
  • in euro se il beneficiario risiede nell’altro Paese.

È previsto lo scambio diretto di informazioni e collaborazione tra le autorità e gli istituti previdenziali dei due Stati ( INPS e CNAS moldava).

ATTENZIONE 

Se i contributi in un Paese non raggiungono almeno un anno, quel periodo non dà diritto a prestazioni in quel Paese ma può essere utilizzato dall’altro.

Anche se l’Accordo venisse cancellato , i diritti maturati restano validi.

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