Gentili lettori,
ecco un riepilogo delle novità fiscali più rilevanti delle ultime settimane, con scadenze e opportunità da non perdere.
Fondo Interessi Agricoltura: domande dal 20 gennaio
Dal 20 gennaio è possibile presentare domanda per il Fondo Interessi destinato a coprire fino al 100% degli oneri finanziari sostenuti nel 2023 dalle organizzazioni di produttori riconosciute e dai loro consorzi nei settori olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario (latte ovino e caprino). Il fondo, con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascun settore, sarà accessibile fino al 21 febbraio 2025 tramite lo sportello telematico ISMEA.
Dichiarazione IVA 2025: scadenza al 30 aprile
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il Modello IVA 2025 con le istruzioni aggiornate. La dichiarazione, relativa al periodo d’imposta 2024, potrà essere presentata dal 1° febbraio al 30 aprile 2025, esclusivamente per via telematica. La trasmissione può avvenire direttamente dal dichiarante o tramite un intermediario abilitato.
Certificazione Unica 2025: novità e scadenze
Il Provvedimento n. 9454 del 15 gennaio ha introdotto importanti aggiornamenti per la Certificazione Unica 2025. Tra le principali novità:
- Scadenza per i redditi da lavoro autonomo e professionale spostata al 31 marzo;
- Maggiori dettagli richiesti per i percipienti esteri;
- Introduzione della sezione dedicata al “bonus Natale” da 100 euro per lavoratori dipendenti con reddito fino a 28.000 euro;
- Campi dedicati all’imposta sostitutiva del 15% sui compensi aggiuntivi del personale sanitario.
Fringe benefit con carta di debito: chiarimento dell’Agenzia delle Entrate
Con la risposta n. 5 del 14 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i fringe benefit erogati tramite carta di debito elettronica dedicata possono qualificarsi come “documento di legittimazione cumulativo” ai sensi dell’art. 51, comma 3-bis del TUIR. Questo significa che tali benefit non saranno soggetti a ritenuta alla fonte, a condizione che la carta sia nominativa e non monetizzabile.
Soglia di tracciabilità dell’oro ridotta a 10.000 euro
Dal 17 gennaio 2025, la soglia di tracciabilità per le operazioni in oro ai fini antiriciclaggio scende da 12.500 a 10.000 euro. Le segnalazioni vanno inoltrate all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) presso la Banca d’Italia.
Restiamo a disposizione per eventuali chiarimenti e approfondimenti.
Cordiali saluti,
Studio Antonella