1. IMU 2026: più flessibilità per le aliquote comunali
Un nuovo decreto ha aggiornato le regole con cui i Comuni possono differenziare le aliquote IMU per il 2026. In pratica:
- i Comuni hanno maggiore libertà nel modulare le aliquote in base alle diverse tipologie di immobili;
- se il prospetto delle aliquote per il 2026 non viene approvato e pubblicato nei termini, si applicano le aliquote dell’anno precedente;
- se nel 2025 il Comune non aveva approvato nessun prospetto, si applicano le aliquote “di base”.
Cosa significa per te
- Proprietari di immobili: sarà importante verificare, a ridosso del saldo 2026, le delibere del proprio Comune (o farsi assistere dal professionista) per evitare sorprese su aumenti o riduzioni di aliquote.
- Amministratori di società immobiliari o con patrimonio immobiliare diffuso: conviene già ora mappare gli immobili e valutare possibili impatti sul carico fiscale 2026.
2. Spese sanitarie: invio annuale al Sistema Tessera Sanitaria
Cambia la cadenza di trasmissione delle spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria (STS):
- l’invio diventa annuale, con scadenza 31 gennaio dell’anno successivo alle spese;
- l’Agenzia delle Entrate potrà consultare con maggior dettaglio le spese ai fini dei controlli formali sulle dichiarazioni dei redditi;
- è stato aggiornato l’allegato che disciplina il trattamento dei dati ai fini della precompilata.
Chi è interessato
- strutture sanitarie, farmacie, parafarmacie, professionisti sanitari tenuti all’invio dei dati al STS;
- contribuenti che utilizzano il 730 o il modello Redditi precompilato.
In pratica
Per gli operatori sanitari sarà fondamentale organizzare i flussi in modo da rispettare la nuova scadenza unica annuale, evitando errori o omissioni che potrebbero riflettersi sulle dichiarazioni dei clienti/pazienti.
3. Transizione 5.0: risorse esaurite, ma le prenotazioni continuano
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha comunicato l’esaurimento delle risorse per il credito d’imposta Transizione 5.0 (investimenti 4.0 che generano risparmi energetici).
Tuttavia:
- le imprese possono ancora presentare nuove prenotazioni fino al 31 dicembre 2025;
- le domande saranno messe in lista di attesa e diventeranno efficaci se in futuro verranno stanziate nuove risorse;
- resta fermo il termine del 28 febbraio 2026 per l’interconnessione dei beni 4.0 ai fini della perizia.
Cosa fare se stai investendo in 4.0
- Se non l’hai ancora fatto, è comunque opportuno inviare la comunicazione di prenotazione: potresti rientrare nel caso in cui vengano rimpinguati i fondi.
- Serve una programmazione attenta: la combinazione tra investimenti, risparmi energetici e tempistiche di completamento/interconnessione richiede una valutazione tecnica e fiscale integrata.
4. Bonus elettrodomestici 2025: via alle domande
Per le famiglie arriva il Bonus elettrodomestici 2025, utilizzabile tramite voucher che genera uno sconto in fattura al momento dell’acquisto.
I punti chiave:
- domanda da presentare tramite App IO o sito dedicato, con SPID o CIE;
- il bonus copre fino al 30% del costo, con tetto massimo:
- 100 euro in generale;
- 200 euro se l’ISEE del nucleo non supera 25.000 euro;
- vale solo per elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe non inferiore a B);
- è richiesta la rottamazione di un elettrodomestico della stessa tipologia e di classe energetica inferiore;
- il voucher ha validità 15 giorni dalla emissione.
Suggerimento operativo
- Prima di acquistare, conviene verificare:
- requisiti ISEE;
- tipologia e classe dell’elettrodomestico;
- modalità con cui il venditore gestisce ritiro e smaltimento del vecchio apparecchio (di norma gratuiti).
- Attenzione alle tempistiche: il bonus è riconosciuto fino ad esaurimento fondi, con gestione in ordine cronologico delle domande.
5. Global minimum tax: primi adempimenti e codici tributo
Per i grandi gruppi multinazionali e nazionali entra nel vivo l’applicazione della Global minimum tax:
- vengono fissate le regole operative per:
- dichiarazioni;
- versamento dell’imposta minima integrativa (IIR);
- imposta minima suppletiva (UTPR);
- imposta minima nazionale (QDMTT);
- la dichiarazione va presentata, in generale, entro 15 mesi dalla chiusura dell’esercizio (18 mesi per il primo esercizio di applicazione);
- il versamento avviene in due rate (90% + 10%);
- sono stati istituiti specifici codici tributo F24 per imposte, sanzioni e interessi.
Per chi è rilevante
Queste norme riguardano gruppi di dimensioni significative, ma avranno ricadute anche:
- sulle modalità di reporting;
- sui sistemi informativi e di consolidato;
- sulla pianificazione fiscale internazionale.
Per i gruppi coinvolti è indispensabile avviare da subito una mappatura dei dati e delle entità interessate per evitare criticità alla prima scadenza.
6. PEC degli amministratori: nuovo obbligo verso il Registro Imprese
Cambiano le regole sulla comunicazione del domicilio digitale (PEC) degli amministratori al Registro delle Imprese:
- l’obbligo non è più generalizzato per tutti gli amministratori, ma riguarda, in via alternativa:
- amministratore unico;
- amministratore delegato;
- in mancanza, Presidente del CdA;
- sono interessate: società di capitali, cooperative e consortili;
- sono esclusi: amministratori di società di persone e soggetti con altre cariche (consiglieri, ecc.);
- la PEC dell’amministratore deve essere univoca e non può coincidere con quella della società;
- il termine per la comunicazione è 31 dicembre 2025;
- in caso di mancato adempimento sono previste sanzioni da 206 a 2.064 euro (raddoppio dell’art. 2630 c.c.).
Cosa devono fare le società
- Verificare se la PEC personale dell’amministratore obbligato è già stata comunicata al Registro Imprese.
- In caso contrario, predisporre tempestivamente la pratica:
- senza modifiche ad altri dati, l’adempimento è esente da diritti di segreteria e bollo;
- se è contestuale a nomine/rinnovi, si applicano gli oneri ordinari.
7. Altre novità in sintesi
Tra gli altri temi affrontati nelle ultime disposizioni si segnalano:
- Tassazione delle indennità di servitù e di alcuni atti legati alle espropriazioni per pubblica utilità, ora inquadrati con maggior chiarezza tra i redditi diversi;
- chiarimenti sul Superbonus per immobili danneggiati da eventi sismici, in particolare per i casi di mancata fruizione dei contributi pubblici alla ricostruzione;
- istruzioni Inps per le nuove figure di lavoratori da iscrivere alla Gestione separata, con specifiche aliquote e regole contributive;
- divieto di compensazione, tramite F24, dei propri crediti d’imposta per estinguere debiti fiscali di terzi in caso di accollo del debito, confermando un orientamento di forte chiusura su utilizzi “creativi” dei crediti.