Nel quadro delle misure a sostegno dell’economia circolare, per le spese sostenute nel 2024 è stato riattivato il credito d’imposta per l’acquisto di imballaggi e materiali riciclati.
Si tratta di un’agevolazione destinata a tutte le imprese che acquistano imballaggi “green” – riciclati, biodegradabili, compostabili o derivanti dalla raccolta differenziata – e che può rappresentare un interessante risparmio fiscale a fronte di investimenti che molte aziende stanno già sostenendo per ragioni ambientali e commerciali.
Le domande per le spese 2024 si presentano dal 1° dicembre 2025 (ore 12:00) al 30 gennaio 2026 (ore 12:00) attraverso una procedura telematica dedicata.
A chi è rivolto il credito d’imposta imballaggi
Possono richiedere il bonus tutte le imprese che, alla data di presentazione dell’istanza, si trovano in determinate condizioni. In particolare devono:
- essere costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese;
- svolgere un’attività economica in Italia, con sede principale o secondaria sul territorio nazionale;
- trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, quindi non in liquidazione volontaria né sottoposte a procedure concorsuali;
- aver sostenuto nel 2024 spese per l’acquisto di prodotti e imballaggi con specifiche caratteristiche “green” (vedi oltre).
Sono invece escluse:
- le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del D.Lgs. 231/2001;
- i soggetti che, per altre ragioni previste dalla legge, non possono beneficiare di agevolazioni pubbliche.
Quali spese sono agevolabili
L’agevolazione guarda in particolare agli imballaggi e ai prodotti realizzati con materiali riciclati o biodegradabili. Sono ammesse le spese 2024 per l’acquisto di:
- prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata (o da altri circuiti post-consumo) degli imballaggi in plastica;
- imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili conformi alla norma UNI EN 13432:2002;
- imballaggi in carta e cartone, con alcune esclusioni:
- sono esclusi quelli stampati con determinati inchiostri, trattati con prodotti chimici particolari o accoppiati a materiali non biodegradabili e non compostabili;
- imballaggi in legno non impregnati;
- imballaggi primari e secondari derivanti dalla raccolta differenziata di:
- carta;
- alluminio;
- vetro.
Attenzione: non rientrano nel beneficio le spese per l’acquisto di beni che non vengono utilizzati nel ciclo produttivo dell’impresa e che rappresentano semplicemente merce destinata alla rivendita (ad esempio, l’azienda commerciale che compra e rivende imballaggi).
Quanto vale il credito d’imposta
Il credito d’imposta per gli imballaggi 2024 è riconosciuto nelle seguenti misure:
- 36% delle spese ammissibili sostenute nel 2024;
- con un massimale di 20.000 euro all’anno per ciascuna impresa;
- nel limite complessivo di 5 milioni di euro di risorse disponibili per il 2024.
Se le richieste complessive dovessero superare il plafond, le risorse verranno ripartite proporzionalmente tra i beneficiari, in base all’importo di credito richiesto da ciascuno.
Come e quando presentare la domanda
La richiesta del credito d’imposta per le spese 2024 va presentata esclusivamente online tramite la piattaforma indicata dal Ministero (con gestione operativa affidata a Invitalia).
Finestra temporale per le domande:
- apertura sportello: 1° dicembre 2025, ore 12:00
- chiusura sportello: 30 gennaio 2026, ore 12:00
Per presentare l’istanza occorre:
- compilare il modello di domanda approvato con decreto direttoriale del 17 novembre 2025;
- dichiarare di possedere tutti i requisiti soggettivi e oggettivi previsti;
- indicare l’ammontare complessivo delle spese agevolabili sostenute nel 2024;
- allegare la documentazione giustificativa (fatture, pagamenti, ecc.);
- allegare una certificazione che attesti l’effettivo sostenimento delle spese, rilasciata da uno dei soggetti abilitati:
- presidente del collegio sindacale;
- revisore legale;
- dottore commercialista/iscritto all’albo;
- responsabile di un CAF.
Come si utilizza il credito
Una volta riconosciuto, il credito d’imposta:
- è utilizzabile solo in compensazione tramite modello F24;
- può essere usato a partire dal decimo giorno successivo alla trasmissione, da parte del Ministero, dell’elenco delle imprese ammesse all’Agenzia delle Entrate;
- non concorre alla formazione:
- del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi;
- della base imponibile IRAP;
- non rientra nel limite annuale dei 250.000 euro per l’utilizzo dei crediti d’imposta;
- è cumulabile con altre agevolazioni che non siano aiuti di Stato, a condizione che la somma dei benefici non superi il costo effettivamente sostenuto;
- non è cumulabile, sulle stesse spese, con altri incentivi che si configurino come aiuti di Stato, compresi quelli “de minimis”.
Controlli e casi di revoca
Il credito d’imposta può essere revocato in diversi casi, ad esempio quando:
- si accerta successivamente la mancanza anche di uno solo dei requisiti richiesti;
- la documentazione risulta incompleta o irregolare per responsabilità del beneficiario e non è sanabile;
- l’impresa non consente lo svolgimento dei controlli previsti;
- l’Agenzia delle Entrate accerta un’indebita fruizione, totale o parziale, del credito.
In tali ipotesi, oltre alla perdita del beneficio, possono derivare recuperi d’imposta, sanzioni e interessi.
Come prepararsi: checklist operativa per le imprese
Per le imprese che hanno sostenuto spese nel 2024 su imballaggi e prodotti “green”, è utile muoversi per tempo:
- Verificare le spese 2024
- Mappare tutte le fatture 2024 relative a imballaggi e materiali riciclati/biodegradabili.
- Verificare che i prodotti rispettino i requisti tecnici (es. conformità UNI EN 13432 per i compostabili).
- Escludere le spese non ammissibili
- Togliere gli acquisti di imballaggi destinati solo alla rivendita, non usati nel ciclo produttivo.
- Raccogliere la documentazione
- Fatture, DDT, schede tecniche dei prodotti, attestazioni ambientali, prove dei pagamenti.
- Richiedere la certificazione delle spese
- Coinvolgere il revisore o il commercialista per l’attestazione formale delle spese agevolabili.
- Preparare la domanda telematica
- Registrarsi o aggiornare le credenziali sulla piattaforma Invitalia;
- Condividere i dati con il professionista che segue l’istanza, per evitare errori e incongruenze.
Conclusioni: un’opportunità da non perdere per chi investe nel “green”
Il credito d’imposta per gli imballaggi 2024 rappresenta una misura interessante per le imprese che hanno scelto di:
- ridurre l’impatto ambientale dei propri imballaggi;
- valorizzare l’uso di materiali riciclati e biodegradabili;
- comunicare ai clienti una maggiore attenzione alla sostenibilità.
Con un beneficio fino a 20.000 euro per impresa e un’aliquota del 36%, vale la pena verificare attentamente le spese 2024 ed eventualmente presentare domanda entro la finestra 1° dicembre 2025 – 30 gennaio 2026.