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Credito d’imposta imballaggi 2024: come funziona il bando e perché conviene alle imprese

5 Dicembre 2025 in PRIMO PIANO

Nel quadro delle misure a sostegno dell’economia circolare, per le spese sostenute nel 2024 è stato riattivato il credito d’imposta per l’acquisto di imballaggi e materiali riciclati.

Si tratta di un’agevolazione destinata a tutte le imprese che acquistano imballaggi “green” – riciclati, biodegradabili, compostabili o derivanti dalla raccolta differenziata – e che può rappresentare un interessante risparmio fiscale a fronte di investimenti che molte aziende stanno già sostenendo per ragioni ambientali e commerciali.

Le domande per le spese 2024 si presentano dal 1° dicembre 2025 (ore 12:00) al 30 gennaio 2026 (ore 12:00) attraverso una procedura telematica dedicata.


A chi è rivolto il credito d’imposta imballaggi

Possono richiedere il bonus tutte le imprese che, alla data di presentazione dell’istanza, si trovano in determinate condizioni. In particolare devono:

  • essere costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese;
  • svolgere un’attività economica in Italia, con sede principale o secondaria sul territorio nazionale;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, quindi non in liquidazione volontaria né sottoposte a procedure concorsuali;
  • aver sostenuto nel 2024 spese per l’acquisto di prodotti e imballaggi con specifiche caratteristiche “green” (vedi oltre).

Sono invece escluse:

  • le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del D.Lgs. 231/2001;
  • i soggetti che, per altre ragioni previste dalla legge, non possono beneficiare di agevolazioni pubbliche.

Quali spese sono agevolabili

L’agevolazione guarda in particolare agli imballaggi e ai prodotti realizzati con materiali riciclati o biodegradabili. Sono ammesse le spese 2024 per l’acquisto di:

  • prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata (o da altri circuiti post-consumo) degli imballaggi in plastica;
  • imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili conformi alla norma UNI EN 13432:2002;
  • imballaggi in carta e cartone, con alcune esclusioni:
    • sono esclusi quelli stampati con determinati inchiostri, trattati con prodotti chimici particolari o accoppiati a materiali non biodegradabili e non compostabili;
  • imballaggi in legno non impregnati;
  • imballaggi primari e secondari derivanti dalla raccolta differenziata di:
    • carta;
    • alluminio;
    • vetro.

Attenzione: non rientrano nel beneficio le spese per l’acquisto di beni che non vengono utilizzati nel ciclo produttivo dell’impresa e che rappresentano semplicemente merce destinata alla rivendita (ad esempio, l’azienda commerciale che compra e rivende imballaggi).


Quanto vale il credito d’imposta

Il credito d’imposta per gli imballaggi 2024 è riconosciuto nelle seguenti misure:

  • 36% delle spese ammissibili sostenute nel 2024;
  • con un massimale di 20.000 euro all’anno per ciascuna impresa;
  • nel limite complessivo di 5 milioni di euro di risorse disponibili per il 2024.

Se le richieste complessive dovessero superare il plafond, le risorse verranno ripartite proporzionalmente tra i beneficiari, in base all’importo di credito richiesto da ciascuno.


Come e quando presentare la domanda

La richiesta del credito d’imposta per le spese 2024 va presentata esclusivamente online tramite la piattaforma indicata dal Ministero (con gestione operativa affidata a Invitalia).

Finestra temporale per le domande:

  • apertura sportello: 1° dicembre 2025, ore 12:00
  • chiusura sportello: 30 gennaio 2026, ore 12:00

Per presentare l’istanza occorre:

  • compilare il modello di domanda approvato con decreto direttoriale del 17 novembre 2025;
  • dichiarare di possedere tutti i requisiti soggettivi e oggettivi previsti;
  • indicare l’ammontare complessivo delle spese agevolabili sostenute nel 2024;
  • allegare la documentazione giustificativa (fatture, pagamenti, ecc.);
  • allegare una certificazione che attesti l’effettivo sostenimento delle spese, rilasciata da uno dei soggetti abilitati:
    • presidente del collegio sindacale;
    • revisore legale;
    • dottore commercialista/iscritto all’albo;
    • responsabile di un CAF.

Come si utilizza il credito

Una volta riconosciuto, il credito d’imposta:

  • è utilizzabile solo in compensazione tramite modello F24;
  • può essere usato a partire dal decimo giorno successivo alla trasmissione, da parte del Ministero, dell’elenco delle imprese ammesse all’Agenzia delle Entrate;
  • non concorre alla formazione:
    • del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi;
    • della base imponibile IRAP;
  • non rientra nel limite annuale dei 250.000 euro per l’utilizzo dei crediti d’imposta;
  • è cumulabile con altre agevolazioni che non siano aiuti di Stato, a condizione che la somma dei benefici non superi il costo effettivamente sostenuto;
  • non è cumulabile, sulle stesse spese, con altri incentivi che si configurino come aiuti di Stato, compresi quelli “de minimis”.

Controlli e casi di revoca

Il credito d’imposta può essere revocato in diversi casi, ad esempio quando:

  • si accerta successivamente la mancanza anche di uno solo dei requisiti richiesti;
  • la documentazione risulta incompleta o irregolare per responsabilità del beneficiario e non è sanabile;
  • l’impresa non consente lo svolgimento dei controlli previsti;
  • l’Agenzia delle Entrate accerta un’indebita fruizione, totale o parziale, del credito.

In tali ipotesi, oltre alla perdita del beneficio, possono derivare recuperi d’imposta, sanzioni e interessi.


Come prepararsi: checklist operativa per le imprese

Per le imprese che hanno sostenuto spese nel 2024 su imballaggi e prodotti “green”, è utile muoversi per tempo:

  1. Verificare le spese 2024
    • Mappare tutte le fatture 2024 relative a imballaggi e materiali riciclati/biodegradabili.
    • Verificare che i prodotti rispettino i requisti tecnici (es. conformità UNI EN 13432 per i compostabili).
  2. Escludere le spese non ammissibili
    • Togliere gli acquisti di imballaggi destinati solo alla rivendita, non usati nel ciclo produttivo.
  3. Raccogliere la documentazione
    • Fatture, DDT, schede tecniche dei prodotti, attestazioni ambientali, prove dei pagamenti.
  4. Richiedere la certificazione delle spese
    • Coinvolgere il revisore o il commercialista per l’attestazione formale delle spese agevolabili.
  5. Preparare la domanda telematica
    • Registrarsi o aggiornare le credenziali sulla piattaforma Invitalia;
    • Condividere i dati con il professionista che segue l’istanza, per evitare errori e incongruenze.

Conclusioni: un’opportunità da non perdere per chi investe nel “green”

Il credito d’imposta per gli imballaggi 2024 rappresenta una misura interessante per le imprese che hanno scelto di:

  • ridurre l’impatto ambientale dei propri imballaggi;
  • valorizzare l’uso di materiali riciclati e biodegradabili;
  • comunicare ai clienti una maggiore attenzione alla sostenibilità.

Con un beneficio fino a 20.000 euro per impresa e un’aliquota del 36%, vale la pena verificare attentamente le spese 2024 ed eventualmente presentare domanda entro la finestra 1° dicembre 2025 – 30 gennaio 2026.

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