Quali sono le condizioni per essere fiscalmente residenti in Italia 2018?

La residenza fiscale, sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche, è fondamentale ai fini della tassazione. Vediamo quali sono i requisiti per essere o meno considerati fiscalmente residenti in Italia.

 

Le condizioni per essere considerati fiscalmente residenti in Italia nel 2018

L'art.2, comma 2, DPR 917/86- Testo unico delle imposte sui redditi(TUIR) qualifica come residenti le persone che:

  1. per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente (ossia 183 giorni l'anno o 184 per gli anni bisestili)
  2. hanno nel territorio dello Stato il domicilio ai sensi dell’art. 43, comma 2 Codice Civile (

    Il domicilio di una persona e' nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi
    Il domicilio di una persona e' nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi

    Il domicilio di una persona e' nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi)

  3. hanno nel territorio dello Stato la residenza ai sensi dell’art. 43, comma 2 Codice Civile (

    La residenza e' nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale.

    La residenza e' nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale.)

Come si evince dal testo della norma i predetti elementi sono tra loro alternativi ed è quindi sufficiente che si verifichi uno solo di essi, affinché un soggetto sia considerato fiscalmente residente in Italia.

Al contrario, quindi, per escludere il presupposto di residenza in Italia, è indispensabile invece che si realizzino tutti e tre i requisiti: – non deve avere la residenza in Italia né il domicilio e neppure deve essere iscritto nelle anagrafi italiane per più di sei mesi.

Tuttavia il comma 2-bis, art.2, DPR 917/86 prevede che siano considerati residenti anche:

  • i cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente
  • trasferiti in Stati o territori diversi da quelli individuati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale.

In presenza di queste due condizioni quindi un soggetto è considerato fiscalmente residente in Italia, tuttavia è fatta salva la prova contraria.

 

Ricapitolando, gli elementi che determinano la residenza fiscale in Italia sono:

l’iscrizione nelle anagrafi comunali della popolazione residente per la maggior parte del periodo  d’imposta
il domicilio nel territorio dello Stato, ai sensi dell’art. 43, comma 2 Codice Civile
la residenza nel territorio dello Stato, ai sensi dell’art. 43, comma 2 Codice Civile
la cancellazione dall'anagrafe italiana e il successivo trasferimento in Stati o territori diversi da quelli individuati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze (salvo prova contraria)

 

Riferimenti normativi:

Art. 2 DPR 917/86- Soggetti passivi – 1. Soggetti passivi dell'imposta sono le persone fisiche, residenti e non residenti nel territorio dello Stato. 2. Ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile. 2-bis. Si considerano altresi' residenti, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente e trasferiti in Stati o territori diversi da quelli individuati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale

Art. 43 Codice Civile- Domicilio e residenza– Il domicilio di una persona e' nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. La residenza e' nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale.