APE sociale bloccata dal Consiglio di Stato

Il decreto attuativo dell' APE sociale  emanato dal Governo è passato al vaglio del Consiglio di Stato che ha fatto alcune osservazioni ,con il parere reso in data 28.4.2017,  in particolare sul ritardo con cui è stato emanato, che provocano un ulteriore slittamento  nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.  

Come noto la legge di Stabilità 2017 ha introdotto la possibilità di anticipo pensionistico , già a 63 anni per i lavoratori con particolari difficolta (disoccupati, disabili con mansioni usuranti) detto APE sociale, perché Ii soggetti possono godere di una indennità sostitutiva della pensione, erogata dall'INPS , per tutto il periodo ponte fino all'eta della pensione di vecchiaia (66 anni e7 mesi ) .

L'entrata in vigore della norma era fissata al 1 maggio 2017 ma solo  il 19 aprile scorso  è stato approvato dal Governo il DPCM che specifica il regolamento con requisiti e modalità per la richiesta. Il provvedimento è  quindi passato al vaglio del Consiglio di stato che  suggerisce alcune correzioni, che vediamo di seguito 

  • Innanzitutto  il ritardo di oltre due mesi nell'emanazione del decreto rispetto a quanto preventivato dalla legge 232 2016  rende "irragionevolmente breve"  il tempo per la presentazione dell'istanza di APE SOCIALE, fissato al 30 giugno 2017. Il Consiglio di Stato suggerisce di spostarlo  al 31 luglio 2017;
  • Altra criticità l'estensione dell'APE sociale agli operai agricoli e coloro che siano disoccupati da almeno tre mesi , senza requisiti per la NASPI. Per il Consiglio è neccessario apportare una modifica  anche su questo punto perché manca la "copertura legislativa " ossia una specifica norma di riferimento.
  • Sul punto della decadenza dall diritto all'APE in caso di superamento del limite del reddito annuale (previsto in 8mila euro per lavoro dipendente o subordinato e 4800 euro per lavoro autonomo) il Consiglio di Stato evidenzia che l'indennità non dovrebbe essere cancellata del tutto ma  solo per la misura corrispondente al superamento rispetto alla soglia consentita. 
  • Infine viene criticata la modalità di graduatoria delle domande , importantissima dato che l'APE sarà concessa solo fino ad esaurimento delle risorse disponibili ,  sulla quale il Consiglio di stato non considera corretto che  la base di monitoraggio sia l'età di raggiungimento della pensione di vecchiaia e, a parità, la  data di presentazione della domanda visto che la legge prevede invece che abbia la prevalenza la data di maturazione dei requisiti per l'APE.

In generale , dal punto di vista formale il Consiglio di stato raccomanda anche che il decreto non riproponga mere ripetizioni della normativa già emanata mafonrisca chiarimenti e specificazioni precise.

Il DPCM deve quindi tornare al Governo per le correzioni e passare poi alla Corte di Conti, prima di vedere la luce con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.