Domanda Ape sociale 2020: prima scadenza 31 marzo

Dopo il  messaggio n. 163 del 17.1.2020 con cui   l'INPS   ha riaperto ufficialmente i termini per presentare la domanda di certificazione e accesso all'Ape sociale  per coloro che ne maturino i requisiti  entro il 2020, l'istituto ha emanato  il 12.3.2020 la circolare n. 35  che  aggiorna le istruzioni in materia. IN sostanza non ci sono modifiche rispetto alle modalità già in uso nel 2019

Si ricorda che la domanda  iniziale  è una richiesta di verifica di raggiungimento dei requisiti  entro l'anno . Una volta avuto l'ok dell'istituto (che dovrebbe giungere entro 30 giorni ), si potrà  procedere con la domanda telematica dell'indennità . Chi ha già i requisiti però, puo presentare immediatamente entrambe le domande per non perdere alcun rateo mensile. 

Ricordiamo che l' APE sociale è l'anticipo pensionistico a carico dello Stato per alcune categorie di lavoratori  con particolari situazioni di difficoltà,   istituito dal Governo Renzi in forma sperimentale  e successivamente  prorogato fino ad oggi .Prevede l'erogazione di una indennità economica pari al massimo a 1500 euro mensili dal compimento dei 63 anni fino all'età per la pensione di vecchiaia.

In particolare possono  fare richiesta:

  1. disoccupati che hanno esaurito il diritto alla NASPI da almeno 3 mesi
  2. lavoratori con invalidità pari o superiore al 64%
  3. lavoratori che assistono familiari conviventi con disabilità gravi
  4. addetti a mansioni gravose  e usuranti (svolte per per almeno 7 anni negli ultimi 10, oppure per almeno 6 anni negli ultimi ). chi

I requisiti previsti sono i seguenti:

  • almeno 63 anni di età 
  • almeno 30 anni di contributi versati  (36 per gli addetti a mansioni  gravose).

e sono  ridotti, per le donne, di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni.

 La domanda di verifica dei requisiti puo essere inviata direttamente tramite il sito INPS o appoggiandosi a un Patronato entro il 31 marzo, il 15 luglio e  il 30 novembre 2020 (per le residue risorse).

I termini entro i quali l’Istituto deve comunicare ai richiedenti l’esito della verifica sono rispettivamente 30 giugno 2020, 15 ottobre 2020, 31 dicembre 2020.

I modelli di domanda  per la verifica delle condizioni e per l’accesso al beneficio sono quelli già in uso nel 2019, reperibili sul sito www.inps.it, nella sezione relativa ai servizi on-line.  Sono richiesti  inoltre i seguenti documenti :
-lettera di licenziamento o dimissioni per giusta causa  , oppure verbale di risoluzione consensuale;
-un'attestazione del o dei datore/datori di lavoro redatta sul modello predisposto dall'INPS, nel quale indicare i periodi di lavoro prestato , il contratto collettivo applicato, le mansioni svolte ed il livello di inquadramento attribuito, nonché, con riferimento alle attività lavorative svolte;
-nel caso dell'edilizia, gli operai edili possono sostituire le attestazioni  del datore di lavoro, con una dichiarazione,  firmata dai responsabili delle Casse edili, dalla quale risultino i periodi durante i quali sono stati iscritti alle Casse.

L'erogazione dell'assegno di APE sociale,  decorre dal primo giorno del mese successivo alla domanda di trattamento, previa cessazione dell’attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato, svolta in Italia o all’estero. Non potrà essere comunque anteriore al 1° febbraio 2020 e dipenderà anche dalla data di presentazione della domanda di accesso al beneficio.

L'istituto precisa che, per non perdere nessuna mensilità, i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni  siano già in possesso di tutti i requisiti  devono presentare contestualmente anche la domanda di APE sociale .