Decreto Crescita 2019: cambiano le dichiarazioni di intento

Una delle mille novità introdotte dal Decreto Crescita in sede di conversione contiene semplificazioni per le dichiarazioni di intento. 

In particolare, l'articolo 12 septies, prevede che con decorrenza 2020 viene abrogata la norma che richiedeva che la dichiarazione dalla quale risultava l'intento di avvalersi della facoltà di effettuare acquisti o importazioni senza applicazione dell’imposta fosse:

  • redatta in duplice esemplare,
  • progressivamente numerata dal dichiarante e dal fornitore o prestatore,
  • annotata entro i quindici giorni successivi a quello di emissione o ricevimento in apposito registro
  • e conservata.

A decorrere dal 2020, l'intento di avvalersi della facoltà di effettuare acquisti o importazioni senza applicazione dell'IVA risulterà da apposita dichiarazione, redatta in conformità al modello approvato con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, trasmessa per via telematica all'Agenzia medesima che rilascia ricevuta telematica con indicazione del protocollo di ricezione.

La dichiarazione potrà riguardare anche più operazioni e gli estremi del protocollo di ricezione della dichiarazione dovranno

  • essere indicati nelle fatture emesse in base ad essa,
  • ovvero dovranno essere indicati dall'importatore nella dichiarazione doganale.

Resta l’obbligo del cedente o del prestatore di riscontrare telematicamente l’avvenuta presentazione delle dichiarazioni; tuttavia sono demandate ad un provvedimento dell’Agenzia delle entrate di futura emanazione le ulteriori regole tecniche.