Decreto semplificazioni approvato: stop al LUL telematico

Il Consiglio dei ministri ha approvato nella seduta del 12 dicembre 2018, in forma molto ridotta il decreto semplificazioni che riprende parte  di quanto annunciato  circa due mesi fa. E' diventato in realtà un decreto "omnibus"  che rimanda le vere semplificazioni amministrative  a un disegno di legge-delega al Governo, proposta dal Ministro Bongiorno.

Alcune misure sono state ingobate nel ddl bilancio o nel decreto fiscale, altre abbandonate,  restano in campo provvedimenti  di vario genere. Vediamo quanto di interesse, è stato stabilito soprattutto  in tema di lavoro e imprese, come da Comunicato stampa del Governo:   

•  rinvio fino al 30 giugno 2019 della scadenza per la restituzione del “prestito-ponte” ad Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.a. in amministrazione straordinaria,
• creazione di un fondo di garanzia con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro, la tutela delle piccole e medie imprese creditrici nei confronti della pubblica amministrazione;
•  modifica di alcuni profili dell’esecuzione forzata, a tutela degli esecutati che siano contestualmente creditori della pubblica amministrazione,  per  evitare il pignoramento dei beni nel caso i  crediti verso la PA siano superiori ai debiti fatti valere nella procedura esecutiva.
• soppressione dell’attuale “Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti” (SISTRI). Dal 1° gennaio 2019 resta la tracciabilità dei rifiuti con il sistema cartaceo, in attesa della realizzazione di un nuovo sistema di tracciabilità coerente con l’assetto normativo vigente, anche di derivazione comunitaria;
• in materia di diritto alla salute, disposizioni temporanee e urgenti per far fronte alla carenza contingente di medici;
immissione a ruolo di nuovi dirigenti della scuola: per accelerare l’assunzione di dirigenti si prevede il superamento delle criticità connesse alla vigente normativa e al corso-concorso;
•  abrogazione dell’entrata in vigore del libro unico del lavoro telematico, che risultava prevista per il prossimo 1° gennaio 2019;
• previsione di misure urgenti dirette ad assicurare l’attuazione  dell'Agenda Digitale Italiana;
• stanziamento dei fondi  per l'adeguamento del trattamento economico accessorio del personale dipendente della p.a.;
disposizioni in materia di contratti pubblici volte ad assicurare la piena coerenza delle norme interne in tema di partecipazione alle gare con il contesto europeo, garantendo la piena tutela delle stazioni appaltanti in caso di gravi illeciti professionali o carenze nell’esecuzione di precedenti contratti.

Come detto infine, il decreto assegna un’ampia delega al Governo, con "l’obiettivo di migliorare la qualità  dell’azione amministrativa, garantire la certezza dei rapporti giuridici e la chiarezza del diritto, assicurare i diritti fondamentali delle persone con disabilità, ridurre gli oneri regolatori gravanti su cittadini e imprese e accrescere la competitività del Paese. In base a tale delega, il Governo dovrà adottare diversi decreti legislativi di semplificazione, riassetto normativo e codificazione, agendo per settori omogenei o per specifiche attività o gruppi di attività, con l’obiettivo di semplificare e coordinare sotto il profilo formale e sostanziale il testo delle disposizioni legislative vigenti".