Legge di bilancio 2018: interessi passivi di società estere fuori dal ROL

Introdotta una modifica nel calcolo degli interessi dalla Legge di stabilità 2018 (L. 205/2017). In particolare, i commi 994-995 dell'articolo unico prevedono che i dividendi provenienti da società controllate estere sono esclusi dal risultato operativo lordo (Rol), utilizzato per il calcolo del limite di deducibilità degli interessi passivi. Particolarmente rilevante il fatto che tale disposizione si applica a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016.

Com'è noto infatti gli interessi passivi e gli oneri assimilati sono deducibili in ciascun periodo d'imposta fino a concorrenza degli interessi attivi e proventi assimilati. L'eccedenza è deducibile fino al 30% del ROL (Reddito operativo lordo). In particolare, la disciplina di riferimento per la deducibilità degli interessi passivi per le società di capitali è l' art. 96 del Testo Unico delle Imposte sui redditi (D.P.R. 917/86). La norma riguarda gli interessi passivi e gli interessi attivi, gli oneri e i proventi assimilati, derivanti da:

  • contratti di mutuo,
  • contratti di locazione finanziaria,
  • emissione di obbligazioni e titoli similari

ogni altro rapporto avente causa finanziaria, con esclusione degli interessi impliciti derivanti da debiti di natura commerciale e con inclusione, tra gli attivi, di quelli derivanti da crediti della stessa natura.
L' art.96 del TUIR (DPR 917/86) prevede per la deducibilità degli interessi passivi come sopra definiti, il seguente meccanismo:

  • deducibilità totale fino a concorrenza con gli interessi attivi ed i proventi assimilati
  • deducibilità fino al 30% del risultato operativo lordo (R.O.L) della gestione caratteristica.