Nuove imprese a tasso zero, smart&start e digital transformation

In attesa della conversione in legge del Decreto Crescita (DL 34/2019) vediamo cosa prevede il testo attualmente in vigore. In particolare, l’articolo 29 contiene varie disposizioni in merito alle nuove imprese a tasso zero, alle imprese Smart&start, e alla digital trasformation.  Di seguito la panoramica delle principali novità contenute nel corposo articolo.

Per prima cosa, l’articolo inizia prevedendo un'opera di revisione della misura per l'autoimprenditorialità a prevalente partecipazione giovanile e femminile (c.d. Nuove imprese a tasso zero). In particolare:

  • saranno ammesse alla presentazione della domanda imprese che siano costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione, modificando il limite di 12 mesi della vigente disposizione,
  • si dispone l'aumento della percentuale di copertura delle spese ammissibili, innalzandola al 90% del totale, per le imprese che siano costituite da almeno 36 mesi e da non più di 60 mesi, con eventuale applicazione del regime di esenzione per gli investimenti delle PMI,
  • è aumentata la durata del mutuo da 8 anni a 10 anni.
  • è innalzato l'importo massimo delle spese ammissibili a 3 milioni di euro per le imprese costituite da almeno 36 mesi e da non oltre 60 mesi
  • è prevista la possibilità di cumulo delle agevolazioni in esame con altre misure di aiuto.

L’articolo in commento autorizza il Ministero dello sviluppo economico a provvedere con decreto alla revisione della disciplina dettata per gli interventi per le aree di crisi industriale agevolati ai sensi della legge 181/89 e di quella relativa alla misura “Smart&Start Italia" destinata alle start-up innovative di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014.

L’ultima parte dell’articolo riguarda la digital trasformation. L’accesso all'agevolazione è subordinato alla realizzazione di un progetto strutturato di trasformazione tecnologica e digitale che verte sull'implementazione, nei processi aziendali, delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Impresa 4.0 (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industriai internet, cloud, cybersecuruty, big data e analytics). Le agevolazioni finanziarie previste dalla norma sono concesse nella misura massima del 50% dei costi ammissibili su una spesa, sostenuta per la realizzazione del suddetto progetto, di un importo almeno pari a euro 200.000,00.