Privacy e controllo a distanza: ok alle APP ma con specifiche garanzie

Con Provvedimento del 8.9.2016, n. 350, il Garante si è pronunciato in relazione alla richiesta avanzata da due società di lavoro in somministrazione sulla possibilità di   chiedere ai propri dipendenti – impiegati presso altre ditte o impegnati in attività "fuori sede" – di installare una app sui loro  smartphone  per rilevare direttamente inizio e fine dell'attività lavorativa , semplificando  così l'amministrazione e fornendo anche maggiori garanzie ai lavoratori in caso di infortuni .

I richiedenti avevano anche specificato che chi non intende scaricare la app potrà continuare a entrare e uscire dal posto di lavoro impiegando i sistemi tradizionali in uso. Il Garante ha  prescritto alle società di perfezionare il sistema applicando il principio di necessità e anche alla luce dei possibili errori nell'accuratezza dei sistemi di localizzazione., ad evitare  un indebito controllo a distanza dei lavoratori.  In particolare:

  • il sistema potrà conservare ˗ se del caso ˗ il solo dato relativo alla sede di lavoro (oltre a data e orario della "timbratura" virtuale), cancellando il dato relativo alla posizione del lavoratore. 
  • sullo schermo del  telefonino dovrà essere sempre ben visibile un'icona che indichi che la funzione di localizzazione è attiva.
  • L'applicazione dovrà poi essere configurata in modo tale da impedire il trattamento, anche accidentale, di altri dati  di proprietà del lavoratore (ad esempio, dati relativi al traffico telefonico, agli sms, alla posta elettronica, alla navigazione in Internet ecc.).

Inoltre, prima dell'avvio del nuovo sistema di accertamento delle presenze, le società dovranno effettuare  la notificazione al Garante, indicando i tipi di trattamenti e le operazioni che intendono compiere, e fornire ai dipendenti  un'informativa comprensiva di tutti gli elementi relativi al trattamento dei dati con il nuovo sistema

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