Il crowdfunding al tempo del covid-19: strategie per affrontare la crisi

Abbiamo già analizzato diffusamente su Fisco e Tasse l’impatto che sta riscuotendo il crowdfunding sulla raccolta fondi di nuove start-up, ma anche di aziende che vogliono espandere e finanziare il proprio business. Le potenzialità sono ancora elevate, anche perché si tratta di uno strumento di finanza alternativa poco conosciuto e guardato ancora con un po’ di sospetto ed incredulità.  Pertanto, come ampiamente illustrato da Seth Godin, nel libro “la mucca viola – farsi notare e fare fortuna in un mondo tutto marrone”,  gli “early adopters”, saranno coloro i quali raccoglieranno i maggiori frutti sia in termini di  rafforzamento del proprio brand, “ brand building”, sia in termini di maggior fatturato che di finanziamento delle proprie iniziative commerciali. Il crowdfunding rappresenta   secondo un connubio perfetto uno strumento polivalente che consente di finanziarsi, fare marketing di alto livello ma anche sviluppo commerciale.

Introduzione

Nei momenti di crisi si nascondono anche grandi opportunità, come ci insegna  la cultura giapponese che ha consentito al Giappone di diventare una nazione leader nel contesto economico mondiale dal dopoguerra ad oggi, pur essendo a corte di risorse e materie prime. Nel lessico giapponese , la crisi viene rappresentata con due ideogrammi, (cfr. fig. 1), e sono traducibili in italiano con pericolo ed opportunità. In ogni crisi vi sono delle decisioni e scelte da adottare che aprono a nuove occasioni di sviluppo, come suggerisce anche l’etimologia greca di crisi che deriva dal verbo κρίνω Krino, ovvero, appunto, scegliere, distinguere, decidere.

La pandemia provocata dal Covid-19 ha causato una crisi epocale,  secondo i dati ISTAT  4 aziende su 10 hanno registrato una flessione del fatturato di almeno il 50%. L’impatto maggiore si è registrato per le microimprese, notizia di per sé molto negativa, considerando che il tessuto economico produttivo italiano è costellato da aziende di piccole dimensioni. Non è questa la sede per analizzare tutti gli strumenti per superare questo momento storico di difficoltà, in estrema sintesi dobbiamo osservare che sarà necessario un cambiamento di prospettiva . La Pandemia attuale, non è e non sarà l’unica, era prevista da tempo e sarà necessario essere preparati per affrontare la prossima adottando soluzioni innovative. 

Abbiamo già discusso del crowdfunding come strumento per sviluppare anche online ed oltreoceano il proprio business, ( si pensi ad esempio all’ideazione di prodotti innovativi ma anche artigianali made in italy e molto ricercati all’estero), in quest’articolo ci soffermeremo sugli impatti del covid sul crowdfunding e come sfruttare questo strumento di finanza alternativa per reagire alla crisi analizzandone gli aspetti positivi e negativi al tempo del covid-19.

I vantaggi del crowdfunding

Per reagire,  le aziende a corto di liquidità e calo del fatturato stanno ricorrendo ai canali tradizionali ma anche a questa forma di finanziamento alternativo. IL crowdfunding non pare aver registrato un calo dei volumi di raccolta delle campagne di maggior successo.   Infatti, a livello internazionale secondo i dati resi disponibili da una delle maggiori piattaforme mondiali, Kickstarter, le campagne che sono state lanciate dal principio della crisi hanno registrato percentuali di adesione e di finanziamento del tutto coerenti con il periodo pre-covid,  d’altro canto, invece, si è registrato un calo del 25% del numero dei progetti varati nel medesimo periodo. Anche a livello nazionale il crowdfunding ha mantenuto il proprio appeal, sebbene siano incrementate le campagne di lending crowdfunding che sono particolarmente indicate in questo periodo di incertezza per fronteggiare periodi di squilibrio finanziario presumibilmente, si spera, temporanei. 

Sviluppare in questo periodo di crisi una campagna di crowdfunding, magari parallelamente ad una classica richiesta di fondi presso i tradizionali canali bancari,  denota diversi vantaggi:

  • Rafforzamento del Network e del Business : attraverso il lancio di una campagna si potranno raggiungere nuovi consumatori, ovvero fidelizzare i clienti attuali che saranno in grado di poter condividere l’iniziativa sui social e diventare così dei veri e propri ambasciatori della serietà dell’azienda e della qualità dei suoi prodotti.  Altro aspetto positivo potrebbe essere quello di attrarre l’attenzione di aziende che offrono prodotti similari ovvero complementari, al fine di valutare l’opportunità  di costituire degli accordi di collaborazione temporanei o duraturi. Infine, la possibilità di gestire in maniera centralizzata la campagna consente di avere ed eventualmente importare in una banca dati i contatti che si sono registrati durante la campagna e svilupparli commercialmente attraverso un’attenta strategia commerciale. In questo senso, una buona campagna rappresenta anche un buon surrogato di una strategia di lead generation
  • Obiettivo di raccolta: rispetto agli strumenti tradizionali in alcuni casi la campagna può consentire una raccolta superiore alle attese. 
  • Governance: il crowdfunding consente di avere sempre il pieno controllo della propria azienda senza interferenze imputabili alla cessione di quote di proprietà, ( ciò non sarà ovviamente applicabile nei casi di equity crowdfunding)
  • Congiuntura favorevole: la significativa riduzione di campagne profilate in questo periodo rappresenta un vantaggio non indifferente incrementandone le probabilità di  successo

Aspetti sfavorevoli del crowdfunding

Non fare cenno degli aspetti sfavorevoli di questo strumento non sarebbe corretto. Bisogna, quindi, ricordare  che fare crowdfunding, non è semplice ne’ facile ma richiede un’attenta programmazione, una strategia di marketing digitale avanzata, pianificata  che utilizzi strumenti integrati e complementari per aumentare il traffico ed il relativo  tasso di conversione. Inoltre, Il forte impegno richiesto comporta correlativamente un incremento del rischio di insuccesso in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta prefissati in termini di risorse umane e finanziarie impiegate.

Infine, se il nostro prodotto è destinato prevalentemente ad un mercato locale, spesso il crowdfunding non rappresenta la migliore soluzione in quanto manca di scalabilità, ovvero difetta della possibilità’ di un incremento esponenziale del fatturato a parità  di risorse impiegate.