Viaggiatori e pacchetti turistici 2018: alcuni diritti per chi viaggia

Il settore turistico, in Italia, riveste un ruolo molto importante, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista culturale. Recentemente, il Decreto Legislativo 21 maggio 2018 ha dato seguito alla Direttiva Europea del 25 novembre 2015, n. 2302, modificando e rimodernando la disciplina relativa ai pacchetti ed ai servizi turistici. Le nuove disposizioni sono entrate in vigore il 1° luglio 2018 e trovano applicazione per tutti i contratti conclusi a decorrere da tale data.
Grazie all’intervento del legislatore comunitario sono state ampliate le tutele a favore dei viaggiatori di cui facciamo un elenco a puro titolo esemplificativo:

  • sono state infatti allungate le tempistiche per poter procedere alla richiesta di rimborso e risarcimento danni,
  • è stato fatto un elenco delle informazioni che necessariamente le agenzie di viaggio, o chi per loro, devono fornire prima di concludere un contratto di pacchetto turistico
  • è stato eliminato il riferimento territoriale in merito alla conclusione dei contratti: mentre prima si faceva riferimento ai pacchetti offerti e venduti a chiunque nel territorio nazionale, dal I° luglio, non si deve far più riferimento al “territorio nazionale”; vengono inclusi inoltre i contratti conclusi on-line, i pacchetti “su misura” e c.d. pacchetti “dinamici”. 

Vediamo alcuni dei diritti riconosciuti ai viaggiatori, talvolta già esistenti nell’ambito del “codice del turismo”, che potrebbero interessare chiunque si affidi a terzi per l’organizzazione delle proprie vacanze

Cessione di contratto di pacchetto turistico 2018

Uno dei diritti più interessanti e forse meno conosciuti o comunque applicati è dato dalla possibilità, per il viaggiatore, di poter cedere il contratto di pacchetto turistico ad una persona che soddisfi tutte le condizioni per poter usufruire del servizio. Questo diritto è esercitabile entro e non oltre sette giorni prima dell’inizio del pacchetto. Colui che cede il pacchetto e colui che lo riceve sono coobbligati al pagamento del saldo del prezzo e degli eventuali diritti, imposte e altri oneri aggiuntivi, sopraggiunti a causa del trasferimento del pacchetto oppure già esistenti e opportunamente pattuiti.

La possibilità di poter cedere il proprio pacchetto turistico era già prevista dal codice del turismo, tuttavia con il recepimento della disciplina comunitaria è stato modificato il termine entro cui poter esercitare il diritto, in favore questa volta del venditore. Prima dell’intervento infatti era possibile attuare la cessione entro e non oltre quattro giorni prima dell’inizio del pacchetto turistico.

Aumento del prezzo del pacchetto turistico 2018

È possibile che dopo la conclusione del contratto di pacchetto turistico i prezzi di alcuni servizi possano aumentare. Gli aumenti di prezzo sono possibili esclusivamente in conseguenza di modifiche riguardanti:

  • • il prezzo del trasporto di passeggeri in funzione del costo del carburante o di altre fonti di energia;
  • • il livello di tasse o diritti sui servizi turistici inclusi nel contratto imposti da terzi non direttamente coinvolti nell'esecuzione del pacchetto, comprese le tasse di atterraggio, di sbarco e d'imbarco nei porti e negli aeroporti;
  • • i tassi di cambio pertinenti al pacchetto.

Se l'aumento del prezzo è superiore all'8 per cento del prezzo complessivo del pacchetto, il viaggiatore ha diritto di recedere senza corrispondere le spese di recesso. In tal caso l’organizzatore potrà provare a modificare il pacchetto oppure offrire un pacchetto sostitutivo di qualità equivalente o superiore. Nel caso in cui venga offerto ed accettato un pacchetto di qualità inferiore, il viaggiatore ha diritto ad una adeguata riduzione del prezzo. Se invece il viaggiatore non volesse accettare alcuna alternativa proposta, l’organizzatore ha l’obbligo di rimborsare entro 14 giorni dal recesso, tutti i pagamenti effettuati direttamente dal viaggiatore o anticipati per suo conto.

Diritto di recesso del viaggiatore prima dell’inizio del pacchetto turistico2018

 Il viaggiatore può recedere dal contratto di pacchetto turistico in ogni momento prima dell'inizio del pacchetto, dietro rimborso all'organizzatore delle spese sostenute, adeguate e giustificabili, del cui ammontare quest'ultimo fornisce motivazione al viaggiatore che ne faccia richiesta. La contropartita del recesso è rappresentata dal “rimborso dettagliato” all’organizzatore delle spese sostenute, adeguate e giustificabili, del cui ammontare quest’ultimo fornisce motivazione al viaggiatore che lo richieda.  In alternativa al rimborso dettagliato, possono essere pattuite spese standard di recesso, calcolate in base al momento di recesso dal contratto e ai risparmi di costo attesi e agli introiti previsti per il venditore/organizzatore che derivano dalla riallocazione dei servizi turistici in altri pacchetti turistici.
Il viaggiatore ha diritto al recesso senza sostenere spese anche in ipotesi di accadimenti straordinari sul luogo di destinazione, relativi a:

  • • salute pubblica,
  • • condizioni di sicurezza,
  • • calamità naturali.

Nell’ipotesi in cui il contratto sia stipulato al di fuori dei locali commerciali, il viaggiatore vanta il diritto di recesso entro 5 giorni dalla data della conclusione del contratto ovvero dalla data in cui riceve le condizioni contrattuali e le informazioni preliminari se successive, senza penali e senza fornire alcuna motivazione.