Credito d’imposta immobili colpiti dal sisma in Abruzzo nel 2009

Nelle dichiarazioni dei redditi 2019, riferite all'anno di imposta 2018, è possibilie usufrurie della concessione di contributi, anche con le modalità del credito d’imposta, in favore dei contribuenti colpiti dal sisma in Abruzzo il 6 aprile 2009. Chiarimenti sul tema sono stati forniti dall'Agenzia delle Entrate nella Circolare 13/2019. In generale, il contributo spetta per:

  • la ricostruzione o riparazione di immobili, adibiti ad abitazione considerata “principale” distrutti, dichiarati inagibili o danneggiati ovvero per l’acquisto di una nuova abitazione equivalente a quella distrutta (rigo G5 del modello 730/2019);
  • la ricostruzione o riparazione di immobili diversi da quelli adibiti ad abitazione principale nonché di immobili ad uso non abitativo distrutti o danneggiati (rigo G6 del modello 730/2019).

Per accedere al contributo, i soggetti interessati hanno presentato al sindaco del comune del luogo dove è situata l’unità immobiliare da riparare o ricostruire, ovvero da acquistare, una domanda conforme al modello previsto dalle ordinanze specificando la modalità di concessione del contributo. Il sindaco del comune ha determinato la spettanza del contributo indicandone l’ammontare in relazione alle spese giudicate ammissibili e dandone immediata comunicazione agli interessati. Il comune ha trasmesso al Commissario delegato i provvedimenti di accoglimento delle domande con contestuale comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Se la modalità prescelta è quella del credito d’imposta, lo stesso compete a condizione che le spese siano sostenute mediante bonifico bancario o postale e documentate tramite fattura. Tuttavia, per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2009 di importo complessivo inferiore a euro 25.000, i pagamenti potevano essere eseguiti anche mediante altri mezzi di pagamento tracciabili. 

Vediamo come deve essere compilato il modello 730/2019:

  1. Abitazione principale (Rigo G5) Il credito per l’abitazione principale è utilizzabile in 20 quote costanti a partire dall’anno d’imposta in cui la spesa è stata sostenuta (Circolare 23.04.2010 n. 21, risposta 6.1). Pertanto, nel caso in cui le spese siano state sostenute nel 2009, nella dichiarazione da presentare nel 2019 (nel rigo G5 colonna 2 del 730/2019 ) andrà indicata la decima rata. È possibile, in sede di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2018, recuperare il residuo del credito che non aveva trovato capienza nel modello 730/2018 o REDDITI PF/2018.
  2. Altri immobili (Rigo G6) Per gli interventi riguardanti immobili diversi dall’abitazione principale, spetta un credito d’imposta da ripartire, a scelta del contribuente, in 5 ovvero in 10 quote annuali costanti. Il credito d’imposta è riconosciuto limitatamente all’imposta netta nel limite complessivo di euro 80.000. Nel caso in cui le spese siano state sostenute nel 2009, nella dichiarazione dei redditi da presentare nel 2019 (nel rigo G6 colonna 2 del 730/2019 ) andrà indicata la decima rata.