Dichiarazioni IVA: alert in caso di anomalie

Avvisi delle Entrate in caso di anomalie tra volume d'affari dichiarato e importo delle operazioni comunicate dai contribuenti e dai loro clienti. L’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento Prot. n. 517020/2018 qui allegato ha informato del fatto che mette a disposizione di specifici contribuenti soggetti passivi IVA le informazioni derivanti dal confronto tra

  • i dati comunicati dai contribuenti stessi
  • i dati comunicati dai loro clienti soggetti passivi IVA

da cui risulterebbe che tali contribuenti abbiano omesso, in tutto o in parte, di dichiarare il volume d’affari conseguito per il periodo di imposta 2017. Lo scopo della comunicazione è rendere disponibili al contribuente le informazioni in possesso dell'Agenzia delle Entrate per valutare la correttezza dei dati,e nel caso fornire elementi, fatti e circostanze in grado di giustificare la presunta anomalia. In particolare, i dati contenuti nelle comunicazioni delle Entrate sono:

a) codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
b) numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
c) codice atto;
d) totale delle operazioni comunicate dai clienti soggetti passivi IVA e di quelle effettuate nei confronti di consumatori finali comunicate dal contribuente stesso;
e) modalità attraverso le quali consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata.

L’Agenzia delle Entrate trasmette una comunicazione con le informazioni di cui sopra

  • agli indirizzi di posta elettronica certificata attivati dai contribuenti
  • per posta ordinaria: nei casi di indirizzo PEC non attivo o non registrato nel pubblico elenco denominato Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata (INI-PEC), istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

La stessa comunicazione e le relative informazioni di dettaglio sono consultabili, da parte del contribuente, all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate denominata “Cassetto fiscale” e nel portale “Fatture e Corrispettivi”, in cui sono resi disponibili i seguenti dati:
a) protocollo identificativo e data di invio della dichiarazione IVA, per il periodo d’imposta oggetto di comunicazione, nella quale le operazioni attive risultano parzialmente o totalmente omesse;
b) somma algebrica dell’ammontare complessivo delle operazioni riportate nei righi

  • VE24, colonna 1 (Totale imponibile),
  • VE31 (Operazioni non imponibili a seguito di dichiarazione d’intento),
  • VE32 (Altre operazioni non imponibili),
  • VE33 (Operazioni esenti),
  • VE35, colonna 1 (Operazioni con applicazione del reverse charge),
  • VE37, colonna 1 (Operazioni effettuate nell’anno ma con imposta esigibile in anni successivi),
  • VE39 (Operazioni effettuate in anni precedenti ma con imposta esigibile nell’anno oggetto di comunicazione) della dichiarazione di cui al punto a);

c) importo della somma delle operazioni relative a:

  • cessioni di beni e prestazioni di servizi comunicate dai clienti soggetti passivi IVA ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;
  • cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti di consumatori finali, comunicate dal contribuente stesso ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;

d) ammontare delle operazioni attive che non risulterebbero riportate nel modello di dichiarazione di cui al punto a);
e) dati identificativi dei clienti soggetti passivi IVA (denominazione/cognome e nome e codice fiscale);
f) ammontare degli acquisti comunicati da ciascuno dei clienti soggetti passivi IVA di cui al punto e);
g) dati identificativi dei consumatori finali comunicati dal contribuente (denominazione/cognome e nome e codice fiscale);
h) ammontare delle cessioni o prestazioni comunicate dal contribuente per ciascuno dei consumatori finali di cui al punto g).

Il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni può richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti con le modalità indicate nella comunicazione. I contribuenti che hanno avuto conoscenza delle informazioni e degli elementi resi dall’Agenzia delle Entrate possono regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse tramite ravvedimento operoso.

I dati e gli elementi comunicati al contribuente sono resi disponibili anche alla Guardia di Finanza tramite strumenti informatici.
 

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