Patent box 2019: cosa prevede il decreto crescita

Modifiche al patent box sono previste nel cd. Decreto Crescita, la cui conversione in Legge è avvenuta al rush finale la settimana scorsa.

In particolare, per semplificare le procedure del Patent Box la norma introduce la possibilità per i contribuenti di beneficiare dell'agevolazione direttamente in dichiarazione nell'arco temporale di tre esercizi.  Si ricorda brevemente che il cd. Regime del patent box prevede un regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.

In particolare, a decorrere dal periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, i soggetti titolari di reddito di impresa che optano per il regime agevolativo , possono scegliere di determinare e dichiarare il reddito agevolabile, indicando le informazioni necessarie alla determinazione in un’idonea documentazione predisposta secondo quanto sarà previsto da un futuro provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate.
I soggetti che esercitano l'opzione ripartiscono la variazione in diminuzione in tre quote annuali di pari importo da indicare nella dichiarazione dei redditi e dell’IRAP relativa al periodo di imposta in cui viene esercitata tale opzione e nei due periodi d'imposta successivi.
Inoltre la norma prevede che la sanzione per infedele dichiarazione non si applica qualora, nel corso dell'accesso, ispezione, verifica o di altra attività istruttoria, il contribuente consegni all’Amministrazione finanziaria la documentazione idonea a consentire il riscontro della corretta determinazione della quota di reddito escluso.
L’opzione può essere esercitata anche da coloro che hanno già attivato una procedura per concludere un accordo con l’Agenzia delle Entrate

  • se lo stesso non è concluso
  • se si è data comunicazione all’Agenzia della volontà di rinunciare alla procedura.