Professionisti: la dichiarazione dei redditi dei lavoratori autonomi

Il quadro RE comprende i redditi conseguti dai lavoratori autonomi che svolgono arti o professioni in maniera stabile, abituale e organizzata. Pertanto i professioni e gli artisti che nel 2015 hanno esercitato un’arte o una professione con le caratteristiche di cui sopra, devono dichiarare il reddito conseguito da tale attività nel quadro RE del Mod. Unico 2016. La presentazione della dichiarazione è obbligatoria anche se il reddito realizzato è nullo.
 

La definizione di lavoratore autonomo

Il lavoratore autonomo è la persona che si occupa di un’attività classificabile come arte o professione, così come definita nell'art 53 comma 1 del T.U.I.R. La norma specifica che è indispensabile che l'attività sia svolta:

  • in modo autonomo: cioè senza vincoli di subordinazione verso il committente
  • in modo abituale, cioè in maniera stabile, sistematica ed organizzata.
  • con professionalità: cioè con un insieme di atti coordinati e finalizzati allo stesso scopo.
  • senza natura imprenditoriale: cioè con prevalenza del lavoro rispetto al capitale

Non è invece necessario che tale attività sia esclusiva, ciò significa che il lavoratore può esercitare anche altre attività oltre a quella di lavoro autonomo.
 

 

Lavoratori autonomi esclusi dalla compilazione del quadro RE del Mod. Unico

Occorre prestare attenzione al fatto che non tutti i lavoratori autonomi devono redigere il quadro RE, infatti :

  • se l’attività è svolta saltuariamente→ il reddito conseguito va indicato nel quadro RL dell'UNICO 2016
  • se il professionista adotta il regime forfetario (come disciplinato dall'art. 1 comma 54-89 della L.190/2014: c.d legge di stabilità 2015) o il regime cd. dei minimi (come disciplinato dall'art.27 comma 1-2 d.l 98/2011) → il reddito conseguito va indicato nel quadro LM dell'UNICO 2016.

 

Il reddito del lavoratore autonomo

Il reddito che il lavoratore autonomo deve dichiarare nel quadro RE del Mod. Unico 2016 è dato dalla differenza tra i compensi che ha effettivamente percepito nel 2015 e le spese che ha effettivamente sostenuto nel 2015. Questa modalità di determinazione del reddito è detta “principio di cassa”, perché ciò che rileva ai fini del calcolo, è il momento della manifestazione finanziaria delle operazioni, coincidente con:

  • il momento in cui il professionista incassa le fatture di vendita
  • il momento in cui paga le fatture di acquisto e le altre spese.

Eccezione al principio di cassa

Il principio di cassa determina tutto il reddito del professionista, ad eccezione delle seguenti operazioni che derogando la norma generale, vengono imputate per competenza:
• gli ammortamenti dei beni strumentali;
• i canoni di locazione finanziaria;
• gli accantonamenti per indennità di quiescenza e di previdenza.

L'imputazione per competenza di questi oneri comporta che questi oneri partecipano al reddito del professionista sulla base della competenza economica, indipendentemente dall'effettiva manifestazione finanziaria.

I dati per la dichiarazione

I dati per il calcolo del reddito sono quelli che derivano dalle scritture contabili obbligatorie. Per i lavoratori autonomi esonerati dalla tenuta delle scritture contabili, come quelli che hanno aderito al regime delle nuove iniziative produttive o al regime dei minimi, i dati si ricavano direttamente dai documenti contabili, per i quali resta comunque l’obbligo di conservazione.

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