Codice CIN affitti brevi: che cos’è e come si richiede?

Il CIN affitti brevi e turistici è il Codice identificativo nazionale assegnato, tramite apposita procedura automatizzata, dal ministero del Turismo, e su richiesta degli obbligati, alle unità immobiliari ad uso abitativo oggetto di locazione per finalità turistiche, a quelle destinate alle locazioni brevi, oltre che alle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere. 

Si evidenzia che il CIN è richiedibile su tutto il territorio nazionale e in particolare in: 

  1. Molise
  2. Liguria,
  3. Sardegna,
  4. Sicilia,
  5. Lombardia, 
  6. Marche, 
  7. Calabria, 
  8. Abruzzo, 
  9. Veneto, 
  10. Puglia
  11. Emilia Romagna,
  12. Piemonte,
  13. Valle DAosta,
  14. Basilicata, 
  15. Campania, 
  16. Friuli Venezia Giulia,
  17. Lazio, 
  18. Toscana, 
  19. Umbria,
  20. nelle province di Trento e Bolzano.

Il CIN viene richiesto su apposita piattaforma denominata BDRS le cui regole sono contenute nel Decreto del 6 giungo del Turismo.

Con le disposizioni applicative si regolamentano le modalità di interoperabilità tra:

  • la banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche,
  • e le banche dati regionali e delle Province autonome delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche.

Tra le regole, viene specificato come si compone il CIN, codice unico nazionale per le locazioni brevi.

Il CIN viene generato dalla BDSR secondo il seguente formato:

Il modello d’interoperabilità presuppone la sussistenza di una banca dati presso le Regioni e le Province autonome dove vengono raccolte le informazioni relative alle strutture turistico-ricettive e alle unità immobiliari in locazione breve o per finalità turistiche, tramite l’utilizzo del CIR. 

Le banche dati devono possedere i seguenti requisiti di: 

  • A. Informazione: essere in possesso di un meccanismo di rilascio e gestione del CIR e mettere a disposizione il set minimo di informazioni richiesto dalla BDSR (come da Allegato B); 
  • B. Integrazione: essere in grado di integrarsi con le API messe a disposizione dal Ministero del turismo; inoltre dovranno utilizzare il meccanismo di autenticazione e autorizzazione stabilito dallo stesso Ministero, in accordo con le linee guida pubblicate dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgID).

Ricordiamo che il CIN è da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili, ai sensi dell’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023 e può essere richiesto dai titolari o gestori della struttura. 

Accedi da qui alla BDRS per richiedere e ottenere il CIN e leggiCodice CIN affitti brevi: tutte le regole per richiederlo..