Affitti turistici o brevi con cedolare secca anche per inquilini e comodatari

E’ la vera novità della manovra correttiva per cercare di combattere l’evasione per  gli affitti brevi fino ad ora considerati redditi diversi.

I redditi derivanti da locazioni brevi che presentano le caratteristiche di “affitti turistici” per durata ed eventuale tipologia di servizi compresi nella locazione sono tassati con applicazione della cedolare secca anche nel caso in cui si tratti di contratti che non sono stipulati dal proprietario dell'immobile ma da chi utilizza a sua volta l'immobile con un contratto di locazione o un comodato.
I redditi derivanti da tali “affitti brevi” saranno indicati nella prossima dichiarazione dei redditi come redditi fondiari e non piu’ come redditi diversi.
Ovviamente la possibilità di concedere in locazione l'appartamento che si utilizza come inquilino o come comodatario deve a sua volta risultare dal contratto stipulato con il proprietario dell'alloggio.
I contratti brevi che rientrano in questo ambito sono solo quelli che rientrano nella categoria delineata dall'art. 4 del D.l. 50.

Per i contratti con diversa durata, invece, continua ad applicarsi la normativa attuale, per cui il reddito da sublocazione rientra nell’ambito dei redditi diversi e non è consentita l’applicazione della cedolare secca.