Navi e trattamento IVA: la complessità del servizio fa crescere l’aliquota al 22

Con la risposta all’interpello n°225 pubblicata il 5 luglio, l’amministrazione finanziaria chiarisce il trattamento IVA dei servizi di animazione e somministrazione forniti sulle “motonavi da traffico” abilitate a eseguire servizi di trasporto marittimo.

In particolare la società istante, proprietaria delle moto navi ha chiarito la volontà di voler aggiungere, al servizio di trasporto, anche:

  • la somministrazione di una bevanda per passeggero,
  • la sommaria descrizione dei luoghi oggetto di visita da parte del personale di bordo ai passeggeri durante il tragitto.

La Società fa presente che per tutti i suddetti servizi i passeggeri pagherebbero un corrispettivo omnicomprensivo e, secondo la propria interpretazione, riconduce le prestazioni aggiuntive all’interno del perimetro delle prestazioni accessorie o complementari; in ragione di quanto appena detto le prestazioni in oggetto concorrerebbero a formare la base imponibile dell’operazione principale e per tanto assoggettate all’aliquota IVA del 5 per cento, ai sensi del numero 1-ter) della Tabella A, parte II-bis, allegata al d.P.R. n.633.

Secondo l’Agenzia invece, in base all’articolo 12 del d.P.R. n. 633 del 1972 e ai numerosi documenti di prassi che lo commentano, tra cui la risoluzione 1° agosto 2008, n. 337/E, una cessione di beni o una prestazione di servizi risulta accessoria a un'operazione principale quando integra, completa e rende possibile quest’ultima.

La somministrazione di alimenti e bevande, ha una finalità distinta rispetto a quella di integrare, completare e rendere possibile l’operazione principale del trasporto. Ne deriva un servizio complesso destinato a soddisfare esigenze diverse rispetto a quella della mera mobilità dei passeggeri: si tratta di esigenze turistico-ricreative che permettono di qualificare le prestazioni come generiche e quindi da assoggettare a IVA con aliquota del 22 per cento.

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